Tra le città di secondo livello troviamo Chengdu, Wuhan, Hangzhou, Harbin, Shenyang, Nanjing, Jinan, Changsha, Zhengzhou e altre 20 città.

Appartengono al secondo livello capitali provinciali, città sub-provinciali, zone economiche speciali come la provincia del Guangdong e una serie di altre città particolarmente sviluppate. Si tratta di aree urbane capaci di influenzare il Paese da un punto di vista culturale ed economico che, nel corso degli ultimi dieci anni, hanno attirato molta attenzione e investimenti da parte di società straniere.

I motivi di questo interesse sono duplici. Da una parte sono zone in rapida crescita, dove i comportamenti dei consumatori evolvono rapidamente e dove le abitudini di acquisto assomigliano sempre di più a quelle delle città di primo livello. Dall’altra parte, si tratta di aree che presentano ancora un costo del lavoro contenuto, minore concorrenza e costi operativi inferiori per i rivenditori.

All’interno di questo scenario, la crescita economica delle città di secondo livello è superiore e sicuramente più rapida di quella delle città di primo livello.

Proprio grazie al costante aumento del reddito, i consumatori hanno scoperto il vino importato e, in sede di degustazione, si dimostrano attenti e preparati.

In generale, però, nelle città di secondo livello lo sviluppo del mercato del vino importato è ancora in una fase iniziale, con prezzi meno trasparenti e spesso più alti rispetto alle città di primo livello. Questo significa che, ad oggi, il consumo di vino e la consapevolezza nei confronti del prodotto sono ancora ridotti e devono essere ulteriormente stimolati.

Non è azzardato pensare che presto il trend attuale delle città di secondo livello si verificherà anche in quelle di terzo livello, che sono ancora molto in ritardo, ma che iniziano a manifestare curiosità nei confronti del vino.