Rispetto ai competitors internazionali che hanno sviluppato strategie precise e differenziate, quello italiano non ha un chiaro posizionamento di prezzo e di brand sul mercato cinese.

Sul trono della classifica delle esportazioni 2021 domina la Francia che ha da sempre puntato sui vini dalle fasce di prezzo più alte e su un’immagine di prodotto esclusivo e di qualità riuscendo di fatto a penetrare il mercato cinese. Segue a grande sorpresa il Cile che ha praticamente raddoppiato il valore delle esportazioni rispetto all’anno precedente, per molto tempo i vini cileni sono stati associati ad una fascia economica di prezzo medio basso ma hanno saputo valorizzare la fascia premium, confermando di fatto il trend legato alla premiumisation dei consumi e conquistando il secondo posto nel ranking con quasi il 20% di quota di mercato cinese.


L’Italia, ancora una volta si conferma al terzo posto, ma per quale motivo il più grande esportatore di vino al mondo non riesce a guadagnare quote di mercato nel Paese del Dragone?

La ragione principale è che il vino italiano di fatto non ha un chiaro posizionamento di prezzo e di brand sul mercato cinese e questo finisce per far associare il brand italiano a un consumo “di quantità”, a discapito dell’aspetto identitario e qualitativo delle produzioni del Bel Paese, si trova sempre in una posizione mediana di prezzo e di qualità senza riuscire mai ad emergere. All’opposto, i consumatori cinesi hanno modificato le loro preferenze di consumo verso vini di maggior qualità, con attenzione sempre crescenti a temi come biologico, agricoltura sostenibile, naturalità dei prodotti.

La maggiore criticità che presenta il consumatore cinese è quella di orientarsi nel mondo del vino italiano a causa delle innumerevoli varietà prodotte e denominazioni che ne derivano; spesso si lascia guidare da grandi nomi e grandi marchi e non dalla conoscenza reale del prodotto.

In questo contesto, è cruciale attuare una strategia volta alla formazione e all’educazione del consumatore cinese, per aiutarlo a veicolare il consumo verso scelte di qualità, affidabilità e tradizioni delle produzioni italiane.
 


L’incredibile biodiversità del patrimonio vitivinicolo italiano può senza dubbio divenire un fattore di successo per il prodotto italiano in Cina. È fondamentale però creare e promuovere un brand Italia del vino che sia forte e riconoscibile che valorizzi gli elementi di unicità dello stile di vita italiano e della sua cultura vitivinicola: