La storia dell’azienda Inama è una storia strettamente famigliare, l’attività comincia nel 1948 quando Giuseppe Inama inizia a lavorare come enologo. Acquista solo nel 1965 il primo vigneto sul Monte Foscarino nel Soave Classico.

Nel ‘91 il figlio Stefano entra in azienda e produce le prime bottiglie di Sauvignon Fumè, introducendo solo successivamente il Soave. Dopo soli 5 anni iizia la produzione di vini rossi sui Colli Berici, con un focus particolare sulla varietà Carmenere. Nasce Bradisismo, primo vino prodotto sui colli Berici, fino a che nel 2009 Inama produce la prima etichetta DOC «Colli Berici Carmenere Riserva» della storia, con il vino Oratorio di San Lorenzo. Nel 2010 entra in azienda Matteo Inama, figlio di Stefano, dopo un paio di anni l’azienda continua ad espandersi i vigneti dell’azienda Lazzarini Villa del Ferro. Rinasce il merlot Campo del Lago, celebre vino degli anni ‘70. Viene inaugurata la “Casa della vigna” a Lonigo, Colli Berici. Nel 2017 si completa la composizione aziendale con l’ingresso di Alessio e Luca Inama entrano in azienda. Sono tre le diverse idee che conducono l’azienda: Esprimere l’unicità del territorio attraverso vini di forte personalità, la natura è sovrana e i nostri vini ne esprimono l’essenza, i l miglioramento costante è un percorso lungo e difficile. L’azienda si trova in Veneto, tra le provincie di Verona e Vicenza.
Due territori vicini, ma molto diversi: il Soave Classico regno di vini bianchi antichi e minerali, e i Colli Berici, selvaggia dimora dei vini rossi.
L’area del Soave Classico è quella esclusivamente collinare, vitata già in epoca romana.
La vocazione, unica per le uve bianche, è data dalla natura vulcanica del terreno: un basalto lavico puro, il solo con tali caratteristiche nel nord Italia.
In epoca romana fu subito vitato probabilmente con un antico Grecanicum divenuto poi Garganega nell’accezione locale.
A partire dai primi anni Sessanta, Giuseppe Inama iniziò ad acquistare piccoli appezzamenti sulle colline del Soave Classico. Nonostante il Soave fosse il vino bianco italiano più famoso nel mondo, pochi avevano compreso quanto sarebbe stato importante possedere la miglior terra per assicurare un futuro di continuità qualitativa al proprio vino. L’intuizione del fondatore fu proprio quella di capire che un giorno il territorio del “Classico” sarebbe stato indispensabile per produrre vini irripetibili altrove. Vini minerali e floreali, con equilibrio ed eleganza per corrispondere pienamente al concetto di vino al di sopra delle mode. Oggi questa proprietà conta su circa 30 ettari.

Carbonare Soave Classico DOC deriva da un meraviglioso vigneto di vecchie pergole in località Carbonare, ubicato in un angolo remoto, si affaccia a mattina, guarda una valletta, un vaio scosceso. Composto da Garganeca al 100%, Una volta giunte in cantina, le uve vengono pigiate delicatamente e restano in macerazione pellicolare per 3-12 ore. Dopo una decantazione statica di 24 ore, il mosto svolge la fermentazione alcolica in acciaio, al termine della quale viene effettuato un batonnage mensile per un anno. A novembre, il “Soave Classico Carbonare” viene imbottigliato e rimane in affinamento per alcuni mesi prima di essere presentato sul mercato. Vino verticale, con una spalla acida importante che ne eleva il carattere floreale, sensazioni agrumate, finale sapido e tagliente.

L’etichetta rappresenta un dettaglio dell’opera “Bouchonnier – Il Laboratorio di un Turacciolaio” raffigurante gli artigiani intenti alla lavorazione dei tappi di sughero. Nell’ interpretazione dell’azienda, le sei mani di questa etichetta incarnano la terza generazione di Inama: Matteo, Alessio e Luca.